Trekking responsabile
“Lascia la tua destinazione in condizioni migliori di come l’hai trovata”
“Togli dallo zaino le stesse cose che ci hai messo dentro”
“Rispetta chi verrà dopo di te nel sentiero”
* Queste frasi mi accompagnano sempre nelle escursioni e sono state tratte da un documento della Tread Lightlyl, un organizzazione no-profit fondata dalle Guardie Forestali degli Stati Uniti.
Amare la montagna vuol dire anche cercare di preservare l’ambiente che ci circonda..questo è ciò che ho imparato..questo è cio che ritengo giusto fare.
Non porto via niente, assolutamente niente!
Sassi, pigne, rami, foglie..fanno parte dell’ambiente che visito..è la loro casa! Non sono trofei da portare a casa con me!
Animali
Se ho la fortuna d’incontrarli non tento di avvicinarli perché questo viene avvertito come un tentativo di aggressione spingendoli a fuggire quindi mi limito ad ammirarli senza rincorrerli e rispettando la loro libertà.
Auto
Cerco di lasciarla sempre in un parcheggio evitando di lasciarla nei prati o lungo i bordi dei ruscelli.
Fiori
Li rapisco solo con foto perché, strappandoli, li uccido e tolgo ad altri la possibilità di contemplarli.
Parchi
Osservo tutti i divieti e le regole.
Rifiuti
Li riporto tutti a valle. Oltre agli ovvi motivi sono pericolosi per gli animali, provocandone a volte anche la morte.
Rifiuti organici
Devono essere sotterrati o coperti da pietre e lontano da corsi d’acqua e soprattutto non lascio mai fazzolettini svolazzanti in giro. Questo non solo per un fattore estetico e ambientale ma anche per una questione igienico sanitaria (tramite le mosche e altri insetti possono trasmettere malattie).
Rumore
Cerco di farne meno possibile per ascoltare ciò che mi circonda e per non spaventare gli animali (ricordo a me stessa che sono io l’ospite..).
Sentiero
Lo seguo sempre anche quando è disagevole o fangoso perche prendere una scorciatoia danneggia la cotica erbosa (che ricresce con gran fatica) aumentando l’erosione del terreno.