Morsi e punture

Morso di animali (cani, volpe, gatti, lupi, roditori, topi)

Possono trasmettere malattie gravi e provocare lacerazioni a volte molto serie ai tessuti. Il morso di cane provoca spesso delle ferite importanti (lacerazioni profonde) e può portare malattie ed infezioni. I morsi dei roditori possono provocare gravi malattie quali la RABBIA, il TETANO e la LEPTOSPIROSI.

– INTERVENTO

Lavare e disinfettare la parte ferita, proteggere con garza sterile, monitare le funzioni vitali e recarsi dal proprio medico o in pronto soccorso (in base alla gravità)

* non ignoriamo MAI la ferita perchè alcune infezioni possono essere trasmesse anche solo con il contatto della loro saliva.

Morso di vipera

Esistono 4 specie velenose presenti in Italia (da sx ammodytes, aspis, berus, ursini)

 

Vipera ammodytes

Vipera aspis

Vipera berus

Vipera ursinii

* immagini tratte da www.herp.it

– DOVE SI TROVA

Il suo habitat naturale, non oltre i 3000 metri, comprende le radure dei boschi, i terreni sassosi, cespugli, muretti, alpegi diroccati e zone esposte al sole. E’ possibile trovarla anche in prossimità di fiumi, ruscelli e pozze d’acqua.

Come evitarla

La vipera reagisce soprattutto alle vibrazioni del terreno quindi camminiamo battendo le pietre  e il terreno con i bastoncini. Prima di raccogliere qualsiasi cosa, smuovere foglie, arbusti o sassi sempre con i bastoncini. Prestare molta attenzione a dove ci sediamo e snche nel poggiare le mani su pietre o quant’altro.

– IL MORSO

La vipera attacca l’uomo solo se disturbata e non sempre un morso potrebbe avere il segno caratteristico dei due fori (che distano circa i cm l’uno dall’altro) ma potrebbe colpire con un solo dente o mordere in parte lo scarpone, il calzettone o il pantalone.

– SINTOMI

Il morso è molto doloroso e provoca arrossamento, cianosi, gonfiore e crampi più o meno acuti. Dopo circa mezz’ora o un’ora i sintomi sono: cefalea, vertigini, tachicardia, calo di pressione, vomito, diarrea e shock che può condurre alla morte.

– TRATTAMENTO

Sdraiare la persona facendola muovere il meno possibile  e tranquilliziamola

  • NON INCIDERE E NON SUCCHIARE LA FERITA 
  • NON DARE DA BERE ALCOLICI O ALTRE BEVANDE
  • NON INIETTARE IL SIERO ANTIVIPERA

Sciacquare la ferita con acqua fredda e applicare impacchi freddi

Rimuovere dall’arto eventuali anelli, braccialetti, orologio, ecc. ecc.

Eseguire un bendaggio linfostatico: la fasciatura deve inziare dalla zona del morso e deve estere estesa sia a monte che a valle ( esempio: nella caviglia la fasciatura deve comprendere il piede e arrivare sino al ginocchio). Deve, inoltre, non essere molto stretta per permettere la circolazione atrteriosa e venosa  ( dobbiamo riuscire ad infilare un dito tra cute e benda) ed immobilizzare l’arto con una stecca.

Monitare le funzioni vitali.

Chiamare i soccorsi o raggiungere velocemente un ospedale.

Puntura di imenotteri  (api, vespe, bombe e calabroni)

  • SINTOMI LOCALI: dolore intenso, prurito, gonfiore, arrossamento;
  • SINTOMI ALLERGICI: arrossamento e prurito generalizzato (orticaria), senso di costrizione alla gola, difficoltà respiratoria, coliche addominali, shock anafilattico, arresto cardiorespiratorio.

– TRATTAMENTO

Rimuovere il pungiglione con una lametta o un ago. NON usare pinzette per evitare di spremere altro veleno nella ferita.

Disinfettare e applicare impacchi di ghiaccio (riduce il dolore e il gonfiore e rallenta l’assorbimento del veleno). Utile pomata cortisonica o antistaminica e monitare continuamente le funzioni vitali.

Puntura di zecca

E’ un piccolo parassita che rimane attaccata alla pelle in maniera indolore e che può trasmettere un gran numero di agenti patogeni (Morbo di Lyme, Meningoencefalite ecc.).

– TRATTAMENTO

Estrarre la zecca  entro 36/48 afferandola saldamente con una pinzetta il più possibile aderente alla cute, con una delicata rotazione in senso antiorario e tirarla leggermente ma senza strappi. Assicuriamoci di aver estratto il rostro (testa) della zecca, in caso contrario provvedere alla rimozione con l’aiuto di un ago sterilizzato e medicare la ferita.

  • NON schiacciarla
  • NON applicare sostanze velenose.

* nel caso si presentassero eritemi ad anello, febbre e sintomi di influenza contattare il medico per le analisi del caso.

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